mercoledì 23 novembre 2016

Precedenza di fatto e precedenza di diritto

Direi di partire ripassando le regole base della precedenza. La regola generale prevede che fra due veicoli incrocianti che intendono proseguire nella medesima direzione,
passi per primo quello che ha la destra libera.
Nell'incrocio rappresentato qui a sinistra, passerà quindi per primo il veicolo R seguito poi dai veicoli A e T.






Nel caso di intersezioni regolate da segnaletica verticale, dare precedenza o stop, i veicoli dovranno sgomberare l'incrocio sempre rispettando la norma generale, e quindi: 


attraverserà l'incrocio il veciolo Bianco, poi il Verde, il Rosso e il Blu. Come noterai, sgomberano per primi l'intersezione i veicoli "titolari del diritto di precedenza" (con la regola della precedenza a destra) e poi quelli che invece la precedenza la devono dare. Notare che fra i due veicoli che trovano il segnale di Dare Precedenza o di Stop, parte per primo quello che ha la destra libera, quindi il segnale perde di validità e si ripristina la regola generale.

Analizzando altre prescrizioni in materia di precedenza alle intersezioni, ricordo che chi si immette nella circolazione provenendo da area esterna alla circolazione, deve dare la precedenza a chiunque stia già circolando su area pubblica. In pratica se un veicolo ha lo Stop e un altro esce da un passo carraio, transiterà per primo chi ha lo Stop, a prescindere dalla direzione finale e a prescindere da chi ha la destra libera.

Altre regole:
  • in assenza di diversa segnalazione, il tram gode di diritto di precedenza.
  • i mezzi di pubblico soccorso godono del diritto di precedenza se e solo se hanno in funzione sia i lampeggianti blu che le sirene acustiche
  • per quanto riguarda la precedenza a pedoni e biciclette, vi rimando ai post che ho già scritto su questi temi: Pedoni e Biciclette

Quello che ho descritto fino ad ora fa parte di ciò che viene chiamata "precedenza di diritto" cioè quella prevista dalla normativa del Codice della Strada.

La "precedenza di fatto" è un concetto molto particolare perché viene menzionato, ma non ha alcun riferimento normativo. In pratica consiste nel riuscire ad effettuare la manovra, per esempio una immissione da strada laterale che deve dare la precedenza, prima che sopraggiunga il veicolo che gode della precedenza di diritto.
Molto spesso mi sento dire: "ho visto la macchina che arrivava, ma era lontana e se andava più piano, non mi sarebbe venuta addosso". 
Questa difesa da parte di chi ha mancato la precedenza, non ha alcun senso. E questo è stato sancito anche dalla Cassazione:

Sull’argomento si è pronunciata anche la Corte di Cassazione (Cass. sezione quarta, sentenza 7 febbraio – 20 marzo 2008 n° 12361).
In tale sentenza la Corte ha affermato che: “… la precedenza di fatto viene esercitata a rischio e pericolo di chi se ne avvale, con la conseguenza che lo stesso verificarsi dell'incidente lo costituisce in colpa. Né tale regola può mutare in considerazione della irregolarità della condotta di guida del veicolo favorito, ovvero della eccessiva andatura con la quale questo ingaggi il crocevia. In proposito la pronunzia ha precisato che il conducente, gravato dall'obbligo di dare la precedenza può legittimamente fare affidamento solo sul fatto che l'andatura del veicolo antagonista non venga inopinatamente ed imprevedibilmente mutata dopo il reciproco avvistamento" (Cass. IV, 16/10/1990, Rv. 186000)
Fonte: Sito della Polizia Municipale di Verona: Polizia Locale di Verona